📉 Ho perso il registro delle misure dell’energia delle Dogane: cosa rischio?

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Se gestisci un impianto fotovoltaico o un’attività legata alla produzione e autoconsumo di energia elettrica, probabilmente conosci già l’obbligo di tenere aggiornato il registro delle misure dell’energia, richiesto dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM).

Ma cosa succede se questo registro viene smarrito, cancellato o risulta incompleto?

Vediamolo insieme in modo chiaro e diretto.

⚠️ Cos’è il registro delle misure dell’energia?

Si tratta di un documento obbligatorio per alcune categorie di produttori di energia (in particolare sopra determinate soglie di potenza), che contiene:

  • l’energia prodotta,
  • l’energia autoconsumata,
  • l’energia immessa in rete,
  • eventuali prelievi.

Serve per la riconciliazione fiscale delle accise sull’energia elettrica, ma anche per mantenere in regola gli adempimenti legati a incentivi e semplificazioni fiscali.

🚨 Cosa succede se perdi il registro?

1. Sanzioni amministrative

La perdita del registro o la mancata conservazione per almeno 5 anni può comportare sanzioni da 500 a 3.000 euro, secondo il Testo Unico delle Accise (D.Lgs. 504/1995).

In caso di reiterazione o difficoltà a ricostruire i dati, la situazione può aggravarsi.

2. Problemi in fase di controllo

Se vieni sottoposto a una verifica fiscale o un controllo dell’ADM e non sei in grado di esibire il registro aggiornato:

  • potresti incorrere in ulteriori contestazioni fiscali,
  • potresti essere considerato non conforme e perdere il diritto a benefici economici o fiscali.

3. Rischi per gli incentivi o i rimborsi

Se accedi a:

  • incentivi GSE (es. Conto Energia),
  • forme di autoconsumo incentivato,
  • noleggi operativi con agevolazioni fiscali,

la mancata tracciabilità delle misure può portare a:

  • sospensione dei contributi,
  • richieste di rimborso,
  • ritardi nei pagamenti.

🛠️ Cosa fare subito se hai perso il registro

  1. Contatta l’ufficio doganale competente e segnala l’evento. Meglio giocare d’anticipo.
  2. Recupera i dati da:
    • portali dei distributori (e-distribuzione, Areti, ecc.),
    • contatori di produzione e monitoraggi (es. SolarEdge, Huawei),
    • report del GSE o software dell’inverter.
  3. Ricostruisci lo storico in un registro Excel conforme (formato disponibile su richiesta).
  4. In caso di dubbi, chiedi supporto a un tecnico o consulente fiscale.

🧭 Prevenzione: meglio prevenire che… pagare

  • Salva sempre una copia mensile o trimestrale del registro in locale e su cloud.
  • Automatizza, dove possibile, l’estrazione dei dati dal portale del tuo inverter o dal distributore.
  • Considera l’uso di software di gestione energetica, che archiviano i dati in automatico e rendono piĂą semplice la vita… e i controlli.

🔍 Conclusione

Perdere il registro non è la fine del mondo, ma è un problema da gestire tempestivamente e con serietà. Le sanzioni sono evitabili, ma solo se agisci con trasparenza e ricostruisci rapidamente i dati richiesti.