La rivoluzione verde nel piano nazionale di ripresa e resilienza

La rivoluzione verde nel piano nazionale di ripresa e resilienza

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è lo strumento per cogliere la grande occasione del Next Generation EU e rendere l’Italia un Paese più equo, verde e inclusivo, con un’economia più competitiva, dinamica e innovativa. Un insieme di azioni e interventi disegnati per superare l’impatto economico e sociale della pandemia e costruire un’Italia nuova, intervenendo sui suoi nodi strutturali e dotandola degli strumenti necessari per affrontare le sfide ambientali, tecnologiche e sociali del nostro tempo e del futuro.

La missione con il più ampio stanziamento di risorse è quella legata alla Rivoluzione verde e transizione ecologica, alla quale sarà destinato più del 31% dell’ammontare complessivo del Piano, per 69,8 miliardi di euro, (a cui si aggiungono i fondi della programmazione di bilancio per un totale di oltre 79 miliardi) per intensificare l’impegno dell’Italia in direzione degli obiettivi ambiziosi dell’European Green Deal e creare nuove occasioni di crescita e sviluppo per il nostro Paese.

All’interno di questa missione, un ingente insieme di risorse riguarda la componente dedicata all’Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici, fondamentale per l’abbattimento delle emissioni, con quasi 30 miliardi di euro per interventi sugli edifici pubblici (come interventi di risanamento di costruzione di nuovi edifici, con priorità a scuole, ospedali ed edilizia popolare e altri interventi di riqualificazione, efficientamento energetico e digitalizzazione) e di efficientamento dell’edilizia privata, in particolare con l’estensione del superbonus 110%.

In aggiunta, oltre 18 miliardi di euro verranno dedicati alla componente Transizione energetica e mobilità locale sostenibile, per incrementare la quota di energia prodotta da rinnovabili, in linea con gli obiettivi europei, stimolare la filiera industriale, inclusa quella dell’idrogeno, e potenziare e digitalizzare le infrastrutture di rete. Sono previsti investimenti nell’ambito della decarbonizzazione dell’Ex Ilva di Taranto. Si punta a sviluppare la mobilità sostenibile, potenziando le infrastrutture e le ciclovie e rinnovando in modo deciso il parco circolante del TPL. Al Mezzogiorno è dedicata una quota di investimenti in questa componente pari al 50%.

Sempre nell’ambito della stessa missione, 15 miliardi saranno destinati alla Tutela e valorizzazione del territorio e della risorsa idrica, componente che comprende rilevanti interventi sul dissesto idrogeologico, sulla forestazione e tutela dei boschi, sugli invasi e la gestione sostenibile delle risorse idriche.

Inoltre, 7 miliardi saranno destinati alla componente Impresa verde ed economia circolare, che ha come obiettivi, da un lato la promozione della sostenibilità ambientale nella filiera dell’agricoltura e il miglioramento della competitività delle aziende agricole e, dall’altro, la realizzazione di nuovi impianti per la valorizzazione dei rifiuti per il completamento del ciclo e l’ammodernamento di quelli esistenti. Si investirà nel potenziamento della raccolta differenziata e nella conversione del bio-gas.

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